Il pus nella mandibola è

la prima conseguenza dei veleni

 

http://www.toxcenter.org/artikel/Eiterkiefer-ist-ernste-Giftfolge.php

 

Traduzione di Silvia Bigeschi per AMIC.A.

 

Le sostanze usate per i restauri dentali e i veleni ambientali vengono inspirati nella bocca come attraverso una maschera respiratoria e si depositano sotto i denti. Gli allergeni nell'osso portano molto velocemente a disturbi del metabolismo così si depositano dei batteri della bocca sotto i denti. Le sacche di pus diventano più grandi, ma rimangono isolate solo il primo anno. Con lo stress fisico (sportivo) o le infezioni il pus irrompe nel sistema vascolare e attraverso una setticemia non diagnosticata può diventare mortale.

 

Mandibola superiore – danni cerebrali

 

Il pus nella mandibola superiore porta danni cerebrali come la Sclerosi Multipla e la Sclerosi Laterale Amiotrofica.

 

Mandibola inferiore – danni immunitari

 

Il pus nella mandibola inferiore porta danni al sistema immunitario come reumatismi, dolori alla schiena, ai ginocchi e alle spalle, dolori al basso ventre e favorisce la formazione dei tumori.

Il pus si riconosce con:

 

Primo aiuto

 

Il pus deve essere eliminato immediatamente

L'osso scoperto impiega per lo più 18 mesi prima che si risani dal pus. In questo periodo non si devono mettere materiali xenobiotici in quella zona.

Il pus che non verrà trattato nell'osso della mandibola è la causa più probabile delle malattie del benessere, dei dolori fino alla tarda età o della morte precoce. Una guarigione è possibile solo quando è riconosciuta la causa del pus e quando questa viene rimossa completamente.

Perciò è assolutamente necessario fare i test cutanei dei 7 giorni per i materiali dentari da restauro e per i veleni ambientali/abitativi.

Il successo tangibile della fine delle esposizioni si vede poi dai risultati negativi dei test cutanei.

 

All'inizio c'è un primo miglioramento, poi, dopo aver curato l'ultimo focolaio purulento c'è sicuramente la guarigione! (Nella OPT le zone nere torneranno di nuovo grigie).

 

Eliminare immediatamente il pus sotto i denti è decisivo per la salute dei suoi portatori.

 

Il pus è la conseguenza di migliaia di allergeni che vengono inalati nella vita quotidiana (veleni ambientali) e che si forma in bocca per negligenza.

 

Le cause si riconoscono con i test allergologi sulla pelle tenuti sette giorni.

 

La conseguenza dell'allergene nelle gengive è la crescita di batteri a causa del loro metabolismo difettoso.

 

In laboratorio vengono allevati 700 batteri diversi. Ogni veleno dispone di un genere diverso di batteri. Ogni dente ha un'affinità ad un gruppo diverso di batteri. I batteri nella gengiva portano pus.

 

Questo è doloroso solo quando è colpito il nervo, non la parete del dente. Se il pus irrompe in un vaso sanguigno, sussiste una sepsi che, se non viene riconosciuta, può essere mortale. Solo in questo caso gli esami del sangue sono positivi (ASL, CRP).

 

I focolai purulenti sotto i denti del giudizio sono responsabili di molti casi di morte improvvisa fra gli sportivi.

 

I danni alla salute degli organi si sviluppano a causa del pus. Alcuni denti con pus  causano portano disturbi preferibilmente a certi organi. Tuttavia, alla fine, ogni dente con pus danneggia un organo. Il collegamento fra denti e organi, tuttavia, può partire anche dall'organo.

Il dente 43 danneggia il ginocchio destro, ma un incidente al ginocchio destro può anche favorire la suppurazione del dente 43.

Il dente 48 causa insufficienza cardiaca, ma una sclerosi coronarica può anche favorire una suppurazione al dente 48.

La differenza si vede dalla condizione del dente rimasto.

Quando è infiammato solo un unico dente, la causa è da ricercare proprio nell'organo, quando gli allergeni sono sicuramente alla base della mandibola, alla fine ogni dente è danneggiato dai veleni ambientali.

Una sola immagine RX della mascella lo chiarisce con sicurezza.

 

Prima cosa diagnosi scritta

1.    Chiarimento delle cause: quali sono gli allergeni che causano il pus.

2.    Immediato evitamento degli allergeni in bocca e nell'ambiente abitativo!

 

Prima di questo il pus non deve essere rimosso!!!

 

I. La rimozione completa del pus fallisce quando si tenta di conservare il dente.

 

Negli anni '80, in una grande clinica odontoiatrica americana, e in seguito anche da noi, si cercava di eliminare il pus sotto i denti vivi mantenendo la radice del dente. L'importo necessario per la cura di ciascun dente è immenso:

 

 

Nel 70% dei casi il dente è morto durante l'operazione malgrado tutti gli sforzi, in tutti i casi dopo 6 mesi il dente si è di nuovo infiammato. Probabilmente questo perché l'osso non era ancora libero dal pus.

I costi preventivati in  U.S.A. ammontano a circa 40.000 euro, in Germania non c'è nessun rapporto circa i tentativi falliti.

Il prof. Tapparo ha copiato questo procedimento per ogni singolo caso, nel mio   studio a Monaco. Il successo fallisce se il trattamento successivo non è sterile.

 

II. Eliminazione del pus attraverso la devitalizzazione del dente

 

Da noi è obbligo per tutte le casse mutua che i denti infiammati devono avere radice morta. Perciò si aspetta così a lungo: il pus deve affluire nel dente ed arrivare al nervo fino a devitalizzarlo. Prima di questo un medico della mutua non può operare. Poi invece di estrarre il dente morto viene applicato un cocktail di sostanze chimiche e ricercato qualcosa per ridurre i batteri nell'osso. Il principio inflessibile della medicina “Ubi pus ibi vacua”.

 

Dove c'è pus, si deve lasciare aperta la ferita

 

E' un'imperdonabile trascuratezza; si richiude il pus nell'osso solo per avere ancora effetti a distanza negli organi. Il pus cronico nel corpo è una causa frequente di cancro.

 

Chi vorrebbe “un cadavere in sala da pranzo?”

 

E' particolarmente grave che coloro che scelgono questo metodo terapeutico non individuino la vera causa e mettano in pericolo anche tutti gli altri denti.

Dopo l'estrazione del nervo morto pieno di tossine cadaveriche (putrescina rilevabile nella saliva), la cavità viene riempita con una pasta disinfettante composta da 16 sostanze chimiche diverse (formaldeide, antibiotici, cortisone, guttaperca e altre ancora). Se il dolore persiste, il dentista della mutua accorcia ancora due volte la radice e la riempie di sostanze chimiche. Ogni singola radice in questo modo necessita di 75 euro per almeno tre volte.  L'estrazione del dente non viene autorizzata dalla cassa mutua prima di questa procedura. La devitalizzazione è molto pericolosa per la salute, ma è un grande affare per il dentista. Circa il 95% di tutte le terapie radicolari sono tecnicamente dei pasticci. Ogni volta la maggior parte del pus rimane e affluisce nuovamente.

 

III. L'eliminazione del pus con l'estrazione dei denti e il trattamento della ferita aperta.

 

Poiché non conosciamo nessun centro al mondo che fino ad oggi abbia eliminato con successo il pus in sala operatoria sterile, fino a che i dentisti non avranno affinato al meglio la loro tecnica rimane il compromesso di togliere prima correttamente il dente per assicurare la guarigione dal pus come per qualsiasi infiammazione dell'osso (osteomielite) in chirurgia.

Tranne nei casi descritti al punto II, i medici convenzionati con le mutue possono fare questo solo quando:

 

Quanto più i criteri del punto I vengono rispettati e maggiore è il successo di guarigione, questo gioca un ruolo importante per le malattie che mettono in pericolo la vita  come il cancro, la Sclerosi Multipla o l'Alzheimer.

Normalmente i pazienti non pagano le attrezzature sterili per ogni dente. Dunque è meglio trattare un solo dente alla volta. Se si usa una fresa senza nichel (Otto Huber, laboratorio dentistico Obergriesbach), facendo una fresatura iniziale con un cucchiaio appuntito si risparmiano numerosi trattamenti successivi. Se dopo l'estrazione nella ferita fresca non scorre la saliva, normalmente nello striscio batteriologico si rileva un solo germe. Alcuni batteri, come lo Pseudomonas aeroginosa, guariscono solo quando tutti i focolai sono stati eliminati in modo sicuro. I malati gravi iniziano a recuperare più velocemente dopo che l'ultimo focolaio purulento è stato rimosso. Il pus si vede al meglio con una lente nella OPT della mandibola attraverso la decomposizione del corpo calloso dell'osso, mentre i pus confluenti si vedono solo con la Risonanza Magnetica, la Scintigrafia ossea o la Tac Tridimensionale.

Una emorragia secondaria o dolore dopo la rimozione del focolaio si ha solo quando il tessuto morto non può essere rimosso, cosa che con la suppurazione totale dell'osso attraverso l'osteomielite naturalmente non lo è più.

 

Quanto prima il pus viene riconosciuto e rimosso e maggiore è la riuscita di guarigione. Nei casi avanzati o nelle malattie più gravi come la SLA si deve rinunciare alla rimozione dei singoli focolai purulenti, allo stesso modo di come si rinuncia ad operare un tumore con metastasi estese.  Chi vuole eliminare un solo focolaio purulento, meglio non cominci perché non si hanno esiti positivi curando un solo focolaio lasciandone altri in bocca. Chi vuole mantenere un impianto che sotto ha un focolaio purulento, curando solo il pus meglio che lasci stare tutto così perché non si hanno risultati positivi.

 

Ogni dentista della mutua può risanare un solo focolaio purulento, mentre ne può risanare di più solo quando è stata usata tutta la diagnostica costosa e questo è l'unico modo per salvare la vita umana (“fine ultimo”). In caso contrario il medico rischia di perdere la sua abilitazione medica. Oggi si preferisce il dentista che non toglie i denti, ma che li incapsula. Per l'estrazione dei denti non ci sono linee guida sul trattamento, si fa solo quello che il paziente vuole e che paga (prestazione desiderata).

 

Un miglioramento c'è solo quando l'ultimo pus è completamente guarito: l'OPT torna ad essere grigia invece che nera.

 

 

Pus nella mandibola – Le sue conseguenze senza terapia

Dente

Focus dentali

Batteri

 

 

14

Seno frontale, polmone destro, colon destro, seno paranasale, colonna vertebrale, esterno della mano, piedi, dita dei piedi, ormoni, pancreas

aerobici

 

 

 

anaerobici

1) diversi streptococchi α-emolitici

2) pochi neisseria subflava

 

1) pochi Capnocytophaga sp.

15

Seno frontale, polmone destro, colon destro, seno paranasale, colonna vertebrale, esterno della mano, piedi, dita dei piedi, ormoni, pancreas

 

aerobici

 

1) pochi Neisseria mucosa

2) pochi streptococco equinus

16/17

Seno mascellare, torace destro, stomaco destro, sistema immunitario, colonna vertebrale dorsale, colonna vertebrale cervicale, ginocchio anteriore, paratiroide, pancreas

 

aerobici

 

1) pochi neisseria mucosa

2) pochi streptococchi α-emolitici mitis

3) pochi streptococchi anginosus

 

24/26

24: seno frontale, polmone sinistro, colon sinistro, seni paranasali, colonna vertebrale, esterno della mano, piede, dita del piede, spalle, gomito, ormoni, pancreas

 

26: seno mascellare, torace sinistro, stomaco sinistro, seni paranasali, milza, colonna vertebrale dorsale, colonna vertebrale cervicale, ginocchio anteriore, sistema immunitario, paratiroide

 

 

 

aerobici

 

 

 

1) pochi neisseria mucosa

2) pochi streptococchi α-emolitici mitsis

3) pochi streptococchi equinus

25

Seno frontale, polmone sinistro, colon sinistro, seni paranasali, colonna vertebrale dorsale, esterno della mano, piede, dita dei piedi, spalle, gomiti, ormoni, pancreas

aerobici

1) pochi acinetobacter sp.

2) pochi pseudomonas oryzihabitans

3) pochi neisseria elongata

4) pochi emofilus parainfluenza

5) pochi streptococchi salivarius

34

Torace destro, vasi linfatici, ginocchio anteriore, laringe, colonna vertebrale dorsale, colonna vertebrale lombare, milza, stomaco, seno mascellare

aerobici

 

 

 

 

 

anaerobici

1) pochi neisseria weaveri

2) pochi emofilus parainfluenza

3) pochi streptococchi α-emolitici mitsis  

1)pochi prevotella buccae

36/37

Sistema immunitario, vene, arterie, spalle, gomiti, mano, piede, dita dei piedi, colonna vertebrale, polmoni, colon, cellule dell'osso etmoide

aerobici

 

 

 

 

 

anaerobici

1) pochi streptococchi faecalis

2) pochi neisseria subflava

3) pochi streptococchi α-emolitici mitsis

 

1) diversi capnocytophaga sp.

44

Torace destro, gonadi, vasi linfatici, ginocchio anteriore, colonna vertebrale dorsale, colonna vertebrale lombare, pancreas, stomaco, seno mascellare

aerobici

 

 

 

anaerobici

 

 

aerobici

1) pochi neisseria weaveri

2) pochi streptococchi α-emolitici mitsis

 

1) pochi capnacytophaga sp

 

1) pochi streptococchi mitsis

47

Sistema immunitario, arterie, vene, spalle, gomiti, esterno della mano, piede, dita dei piedi, colonna vertebrale, polmone destro, colon destro, cellule dell'osso etmoide

aerobici

 

 

 

 

 

 

anaerobici

1) pochi enterobatteri cloacae – diversi batteri della flora faringea fisiologica, per esempio streptococchi α-emolitici, neisseria, corynebacterium

 

1) diversi  capnocytophaga

48/49

48: spalle, gomiti, interno della mano, energia, nervi periferici, colonna vertebrale, cuore, intestino, orecchie

 

49: ghiandole, articolazioni, vertebre, organi, organi sensoriali (di senso)

 

 

 

 

aerobici

 

 

 

1) pochi emofilus parainfluenza

2 pochi rothia dentocariosa

3) pochi streptococchi α-emolitici  mitsis

 

 

                                  Sintomi

 

 

- saltuaria infiammazione dei seni mascellari, frequente infiammazione dei seni nasali, secrezione dal naso sempre verde

- Angina tratto laterale

- bronchite

- secrezione nelle orecchie gialla e molto densa, ora liquida, purulenta?

- Russare

- squame in tutto il corpo e pelle secca

- forfora intensa

- pelle infiammata, soprattutto nelle zone del torace e del collo

- flatulenza

- pelle infiammata con prurito cutaneo nella zona delle spalle destra e sinistra

- secrezione vaginale gialla

- secrezione untuosa gialla sotto il seno con pelle infiammata

- frequente infiammazione della vescica

- pelle cosparsa di pustole piene di liquido

- perdita della libido

- punti bianchi sulle unghie

- aggressività

- dolori in una zona del torace a sinistra (vicino al cuore)

- elettrosensibilità

- dolori diffusi alla pancia e al basso ventre soprattutto nella parte destra

- allergie

- linfonodi ingrossati all'inguine destro (attaccatura della gamba)

- dolori al ginocchio sinistro

- flebiti persistenti alla gamba destra

- scarsità di energia e stanchezza

- tallonite (tallone con sperone)

- forte carenza di ferro

- dolori all'articolazione della spalla sinistra

- tracce di sangue nelle urine